Matera, Sassi e non solo
Matera - © Shutterstock
Sassi che il tempo non ha consumato
Il cuore della parte antica della città di Matera, a ridosso della Gravina, altro non sono che antichi quartieri scavati nella roccia calcarea su più livelli, secondo una struttura verticale di terrazzamenti, dove i vari “vicinati” comunicano tra loro per mezzo di scalette e stradine.
La casagrotta è la tipica abitazione dei Sassi: inizialmente solo semplici grotte scavate con tanta fatica e pazienza, nel tempo, con i materiali di risulta dello scavo, divennero i cosiddetti “lamioni”, ambienti con la volta a botte, che avevano lo scopo di prolungare verso l'esterno la superficie sfruttabile nella grotta. "Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi: Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l'Inferno di Dante..", scriveva così per descriverli, Carlo Levi durante il suo confino in Basilicata.
Il Sasso Caveoso è caratterizzato da semplici ambienti scavati, mentre nel Sasso Barisano le facciate sono più curate ed evolute dal punto di vista architettonico, grazie ad una maggiore disponibilità di materiali e denaro da parte dei suoi antichi abitanti.
Ancora oggi è possibile, ed assolutamente consigliabile, visitare diverse di queste antiche case, riportate a nuova vita per il turista e per la memoria, con tanto di arredamento originale completo: è un modo infallibile per immergersi in un’atmosfera fuori dal tempo, che fa immaginare concretamente con grande suggestione quella che era la dura vita quotidiana dei 16mila materani che lì abitarono fino agli anni ‘50.
I Sassi di Matera - © Shutterstock
Non solo Sassi
Matera è diventata Capitale Europea della Cultura 2019 proprio perché offre ai suoi visitatori i Sassi e anche molto di più. Chiese rupestri, enormi cisterne sotterranee e canali di adduzioni dell'acqua, musei, festival, kermesse culturali, concerti, feste a carattere religioso.
Alcuni esempi. La Casa Cava, centro culturale sottoterra, è simbolo della parabola storica e della rinascita culturale di Matera: da cava di tufo, poi abbandonata, a discarica. Oggi è ritrovo della creatività artistica, con un auditorum da 150 posti. La Cripta Del Peccato Originale. E’ una chiesa grotta, con una delle più antiche testimonianze dell'arte rupestre del Mezzogiorno d'Italia: un ciclo di affreschi, del IX sec. del ‘Pittore dei Fiori di Matera’ che illustra il racconto biblico dei primi capitoli della Genesi.
Matera nel suo ventre nasconde una città sotterranea ricca di canali e cisterne visitabili. La più grande, del XIX secolo, si chiama Palombaro Lungo (dal latino plumbarius, colui che copriva con il piombo le condutture che dagli acquedotti a case e fontane); profonda 15 metri, può' contenere 5000 mc d’acqua.
Il sacro attraversa Matera tutto l'anno. Si comincia da Mater Sacra nel periodo pasquale, per poi arrivare alla Festa patronale della Madonna della Bruna e finire col Presepe Vivente.
L’ospitalità è palpabile in tutte le stagioni, alberghi, da una a cinque stelle, bed & breakfast, agriturismi ed appartamenti. Alcune strutture sono addirittura nel cuore dei Sassi, altre nella parte più moderna della città.
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