L'aperitivo a Venezia: il Bellini e lo Spritz
Il “ Bellini”, il più famoso aperitivo veneziano, creato nel 1948 all’Harry's Bar
Il Bellini
L’aperitivo veneziano più famoso, il “Bellini”, fu creato nel 1948 all’Harry's Bar di Venezia dal barman Giovanni Cipriani, che lo chiamò così perché il colore rosato gli ricordava un quadro del pittore Giovanni Bellini, ed è composto da vino bianco frizzante e polpa di pesca bianca frullata.
Questo drink sapido e profumato, apprezzato anche dal più famoso avventore dell’Harry’s Bar, Ernest Hemingway, è oggi uno degli aperitivi italiani più noti n ed uno dei cocktail ufficiali dell'Associazione Internazionale Bartender (IBA).
Esistono due famose varianti del “Bellini”, una a base di fragola, il “Rossini“, dal nome del compositore Gioacchino Rossini, ed una a base di melograno, il “Tintoretto”, in onore del famoso pittore veneziano.
Se l’aperitivo veneziano più conosciuto al mondo è il Bellini, il più diffuso e consumato a Venezia è sicuramente lo Spritz.
Lo Spritz, il tipico aperitivo veneziano
Lo Spritz
La ricetta dello Spritz ha molte varianti, ma in ogni caso, per una regola non scritta, il colore deve essere sui toni del rosso. La composizione prevede vino bianco, generalmente Prosecco, acqua frizzante o seltz, una fetta di limone o di arancia e, a seconda dei gusti, Aperol, Campari, Cynar o Select.
Esiste anche un cocktail ufficiale della IBA, lo "Spritz Veneziano", la cui ricetta prevede 6 cl. di Prosecco, 4 cl. di Aperol e una spruzzata di soda o seltz. Il nome Spritz deriva dal verbo tedesco “spritzen”, che significa “spruzzare“ e la ragione sembra essere che gli austriaci, i quali nell’ '800 occupavano i territori della Serenissima, erano soliti chiedere agli osti di “spruzzare” con acqua frizzante i vini veneti, di gradazione troppo elevata per le loro abitudini, secondo altri Spritz deriverebbe dal nome di vini austriaci della regione di Wachau.
Se la parola Spritz è di origine austriaca, l’abitudine di aggiungere al vino un po’ d’acqua per farne una bevanda più fresca e leggera è un’antica usanza veneta molto antecedente all’arrivo degli austriaci a Venezia. Per fare solo un esempio già gli operai dell’Arsenale di Venezia d’estate ricevevano a metà pomeriggio una merenda di gallette e una bevanda a base di vino allungata con acqua fresca di pozzo.
Lo Spritz come aperitivo vero e proprio nasce tra gli anni '20 e gli anni '30 del ‘900, quando si iniziò ad aggiungervi l’Aperol (prodotto dei fratelli Barbieri di Padova dal 1919) o il Select (inventato sull’isola di Murano nel 1920 e prodotto dai fratelli Pilla).
Nel corso degli anni si è diffuso in tutto il Veneto, nel Friuli-Venezia Giulia, nel Trentino, in Istria e in tutta l'Italia centro-settentrionale ed oggi , grazie anche alla pubblicità televisiva dell’Aperol Spritz, la sua notorietà ed il suo successo sono senza dubbio di livello nazionale e anche internazionale, considerando quanto aperitivo è apprezzato dai turisti che visitano Venezia.
A Venezia è tanta la tradizione di questa bevanda che, nonostante sia una delle città più care del mondo, lo Spritz mantiene sempre un prezzo conveniente, a volte costa meno di una bottiglietta d’acqua minerale. Nei bar e nei “bacari” (osterie) di Venezia, nel tardo pomeriggio lo Spritz, accompagnato dai “cicheti” (tipici stuzzichini veneziani), è un vero e proprio rito e chiunque visiti la città dovrebbe assolutamente provarlo.
L'ingresso dell'Harry's Bar di Venezia
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