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Costa dei Trabocchi - © Shutterstock
Costa dei Trabocchi - © Shutterstock
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La Costa dei Trabocchi

Trabocco a Fossacesia (Chieti) - By Zitumassin (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Trabocco: chi era costui?

L’Abruzzo, sinonimo di Parchi Nazionali e di vette, le più alte dell’Appennino, è anche una regione di mare, con chilometri di litorale, ricchi di paesaggi affascinanti quanto diversi tra di loro. Ed è in provincia di Chieti che il litorale si presenta proprio come un gustoso cocktail di calette, promontori, scogliere alte e frastagliate: molto simili, alle coste oceaniche del Portogallo o della Scozia, garantiscono i fortunati che hanno visitato entrambe.  

Ed è proprio quel tratto che si estende da Ortona a San Salvo, comprendendo San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto, ad essere soprannominato “Costa dei Trabocchi”. Perché? Il trabocco è un’ antica, tipica quanto particolare costruzione, che si incontra tutt’oggi frequentemente sulla costa…dei trabocchi, appunto, e ne è diventata il simbolo.

I trabocchi sono complessi strumenti per la pesca.  Composti da palafitte appoggiate su pali conficcati sul fondo del mare o sugli scogli, sono collegati alla vicina riva da barcollanti passerelle. Da queste piattaforme/palafitte si staccano lunghe antenne, che per mezzo di una ragnatela di carrucole e funi sostengono una rete. Sorgono su punte sporgenti della costa, per poter raggiungere una zona di mare più avanzata e pescare così su un fondale più profondo: cefali, spigole, aguglie, e pesce azzurro le prede più frequenti.

Nella Costa dei Trabocchi da Nord verso Sud, per prima incontriamo Ortona, uno dei porti più attrezzati d’Abruzzo e una delle più note stazioni balneari della costa, con il Lido Riccio e il Lido dei Saraceni. Offre anche una splendida vista panoramica della città  dalla Passeggiata Orientale, da dove si raggiunge il Castello Aragonese e la cattedrale di San Tommaso.

Poco dopo, ecco  San Vito Chietino, definito da D’Annunzio “il paese delle ginestre”. La vista dal Belvedere Marconi,  vale da sola una visita: dai massicci della Maiella e del Gran Sasso ad ovest, Ortona a nord, il mare Adriatico ad est, a sud-est Punta Penna del Vasto fino ad ammirare più in giù le sagome scure delle isole Tremiti. Bella nel centro storico la chiesa ottocentesca di San Vito Martire.

Rocca San Giovanni, interessante è il “Centro di Documentazione Ambientale Costa dei Trabocchi”, e nell’antico (1076) borgo fortificato, da visitare è la Parrocchiale di San Matteo, dichiarata monumento nazionale. Proseguendo lungo la costa, eccoci a Fossacesia con un panorama eccezionale del Golfo di Venere, dalla collina su cui si trova l’antica Abbazia di San Giovanni in Venere.

Andiamo avanti. A ridosso della Marina di Torino di Sangro  sorge il curatissimo “Cimitero Britannico dei caduti nella cruenta battaglia del Sangro del 1943”. Da qui in pochi minuti si arriva a Vasto, l’antica Histonium. Il centro storico testimonia un glorioso passato con la chiesa di Santa Maria Maggiore, la cattedrale di San Giuseppe, il vecchio Castello Caldoresco e il Palazzo d’Avalos.  A San Salvo  merita la “Casa della Cultura” con reperti di epoca romana e medievale della città antica, e, nel centro storico, la chiesa di San Giuseppe

Costa dei Trabocchi - wiki public domain

Prelibatessen

Fra i motivi del successo turistico della Costa dei Trabocchi, troviamo anche le sue prelibatezze eno-grastronomiche. Nei suoi ristoranti il pesce la fa da padrone: antipasti di calamari, polipi, scampi, seppie, cozze, vongole, primi di pasta fatta in casa, come i maccheroni alla chitarra conditi con frutti di mare, secondi a base di arrosti di triglie, saraghi, orate, merluzzi, totani, scampi e di fritti misti. Indimenticabile è il brodetto, ovvero la zuppa dei pesci locali cotti in un tegame di coccio con olio extravergine d’oliva e pomodorini freschi.

Tra le produzioni locali, spicca l’olio extravergine di oliva, la cui alta qualità ormai è riconosciuta a livello nazionale e internazionale.  I territori di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Fossacesia vantano anche un particolare olio di oliva, l’olio agrumato. Nei frantoi vengono macinate assieme alle olive, limoni o arance della Costa dei Trabocchi, che danno all’ olio un sapore particolare: è da provare assolutamente, come condimento per carne o pesce.

I suoi vini. Partiamo con il corposo rosso Montepulciano d’Abruzzo, a seguire il profumato rosato Cerasuolo d’Abruzzo e per concludere con il bianco Trebbiano d’Abruzzo. Proverbiali sono anche gli agrumi della costa, ideali anche per la fattura di marmellate; i limoni inoltre si usano per la produzione del celebre Limoncello.

06/03/2015
Salgari
Redazione Viaggio-in-Italia
(vedi tutti gli articoli di questo Autore)
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