Alghero e la Riviera del Corallo
Alghero e le sue mura © Shutterstock
La Riviera del Corallo
La Riviera del Corallo è il tratto della costa della Sardegna nord occidentale corrispondente alla rada di Alghero, in provincia di Sassari, il nome deriva dal corallo rosso, la qualità più pregiata, che è presente in abbondanza in questi fondali e che viene qui pescato sin dai tempi dei Romani.
La pesca del corallo ad Alghero è documentata come antecedente al 1372, la vendita e la lavorazione del corallo rosso da secoli ha una grande importanza per la città, gli artigiani algheresi ne fanno ancora oggi splendidi gioielli ed un ramo di corallo è inserito nello stemma della città.
Alghero e la Riviera del Corallo sono una delle aree turistiche più frequentate di tutta la Sardegna e non solo, Alghero nel 2012 è stata la decima città in Italia per presenze di turisti stranieri. Sono famose nel mondo le straordinarie bellezze naturali di questa terra, come Capo Caccia, la Grotta di Nettuno e le splendide spiagge di Mugoni, Le Bombarde, Porto Ferro, Lazzaretto, Porto Conte e Porticciolo.
Oltre alla città algherese, vi sono altre località di rilievo della Riviera del Corallo: Fertilia, che fu fondata ex novo nel periodo fascista e che oggi ospita l'Aeroporto di Alghero-Fertilia collegato con le principali città d'Italia e alcune città internazionali.
Santa Maria La Palma, un’area agricola e vitivinicola, ma divenuta anche importante meta turistica, con i suoi bed and breakfast ed agriturismi vicini a molte delle spiagge più belle della zona e Maristella, che sorge sulla baia di Porto Conte.
Tramariglio, una località turistica nei pressi di Capo Caccia, caratterizzata da una torre aragonese , da una porticciolo e da una bella spiaggia. Ospita anche il Centro Internazionale Sperimentale di biologia marina e la sede dell’'Azienda Speciale Parco di Porto Conte (nella Villa Gioiosa, ex colonia penale oggi riqualificata).
Cala della Calcina vicino Capo Caccia nella Riviera del Corallo - By S141739 (Own work) [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons
Alghero, una piccola Barcellona in Sardegna
La città di Alghero, la quinta della Sardegna per numero di abitanti, è conosciuta anche come “Barceloneta” ovvero la “piccola Barcellona”.
In effetti tutto ad Alghero esprime una identità catalana e un forte sentimento di comunanza con la città catalana per eccellenza, Barcellona appunto.
Le mura, i palazzi e le chiese più antiche del centro storico, i nomi delle vie e delle piazze, i particolari architettonici ad Alghero parlano catalano, così come gli algheresi parlano una varietà della lingua catalana, ricca di termini arcaici e medioevali. La lunga storia catalana di questa città inizia nel giugno del 1354, quando il Re di Aragona Pietro IV il Cerimonioso la pone sotto assedio navale, occupando la rada con più di 90 galere.
Espugnata la città dopo mesi di dura lotta, gli abitanti originari vengo deportati nella penisola iberica e nelle Baleari e sostituiti con coloni provenienti dalla Aragona e dalla Catalogna. Per difendersi Alghero divenne ben presto una vera e propria città fortezza, un’isola catalana nell’isola di Sardegna, chiusa nelle sue mura inespugnabili, regolando con rigide norme anche l'accesso e il soggiorno dei Sardi all'interno della città, vietando, a chi non fosse catalano, persino di trascorrervi la notte. Ad Alghero ha anche sede istituzionale una delegazione della Generalitat de Catalunya, il governo regionale della Catalogna.
Dove dormire ad Alghero e nella Riviera del Corallo
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